giovedì 11 gennaio 2007

Un po' di sana autoironia!

GLI INTELLETTUALI

Siamo pronti a scrivere su tutto
(ah, gli intellettuali …)
a mettere a fuoco il problema
a rimescolare le carte
a cantare e contare
(secondo i casi)
disastri e dissapori
(ah le nostre belle parole)
non vogliamo vincoli
non ci devono essere pastoie:
guai ai censori …

Non ci smentiamo mai:
parolai … parolai !

Luigi Giurdanella

3 commenti:

Luca Pietro Nicoletti ha detto...

caro Luigi,
mi fa un gran piacere vedere che cominci a prendere la mano con questo spazio e ad aggiornarlo. Bravo, bravo.
Un consiglio, molto personale,anzi due:
1. se sono poesie tratte da una silloge, all'inizio o alla fine metti "da (nome della silloge)", così anche i nomi die libri cominciano ad entrare in testa

2. io aggiungerei anche due righe di autocommento autobiografico. Farei, insomma, quel lavoro che avevi fatto, quando te lo chiesi, per "il vestito blu": non devi spiegare la poesia, ma raccontare come è nata, su sollecitazione di quali stimoli contestuali. Credo che in questo stia il valore aggiunto di questo blog: ti consente di aggiungere elementi, di dire delle cose in più sui singoli testi, di raccontarli, senza dover per forza scrivere un testo unitario organico e più lungo.
Insomma, questo è uno spazio anche per raccontarti: racconta quindi, commenta, annota, dicendo la tua naturalmente!!!
Mi raccomando continua così!

Luca Pietro Nicoletti ha detto...

allora, maestro Giurdanella, vogliamo aggiornare questo blog o no???????

Anonimo ha detto...

Bella ed ironica la sua poesia... Tante volte mi sono chiesta
"ma chi è... cos'è... un intellettuale?".
Bisogna essere laureati, aver scritto almeno un libro e 20 poesie, 10 grammi di saggi e due autobiografie (coi tempi che corrono è bene avere almeno due personalità)?
Sapere tutto di politica, matematica, riscaldamento globale, metodi terroristici ed antiterroristici, ABC, musica, lingue antiche, future e mai usate?
E per quelli che hanno un paio di caratteristiche del primo elenco ed una del secondo(ahimè, la mera conoscenza delle lingue mai usate), si deve accontentare di essere un ignorante post moderno?!?